Autismo, Granarolo diventa 'Città Blu – Autism Friendly'

Linee di accoglienza e interventi nelle scuole per tutti gli alunni con autismo: coinvolti educatori specializzati per costruire percorsi personalizzati con ogni bambino, secondo il metodo ABA


Granarolo dell’Emilia diventa “Città Blu”. Dal 29 ottobre 2018, dopo la sottoscrizione da parte dell’Amministrazione comunale e dell’Istituzione scolastica di un innovativo protocollo d’intesa con Angsa (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) per accompagnare i bambini autistici nei servizi dell’infanzia (comunali, statali e convenzionati) e scolastici, il comune alle porte di Bologna diventa 'Autism Friendly'. 

In particolare verranno definite specifiche linee di accoglienza e di intervento nelle scuole per tutti gli alunni con autismo: saranno coinvolti educatori specializzati per costruire percorsi personalizzati con ogni bambino, in particolar seguendo il metodo ABA, Analisi Applicata del Comportamento (Applied Behavior Analysis). 

Non è “di per sé” una “terapia per l'Autismo”, spiega il sito ABA, tuttavia molte applicazioni sono state sviluppate per favorire lo sviluppo cognitivo di bambini con disturbi di origine diversa, fra cui i bambini autistici, anche attraverso il trasferimento di conoscenze specialistiche a familiari o a persone in grado di aiutarli. 

COSA PREVEDE IL PROTOCOLLO

Oltre all’impegno nell’ambito scolastico, fondamentale per garantire a tutti gli studenti, bambini e adolescenti, un intervento psico-educativo adeguato alle singole e particolari esigenze, viene infatti attivato anche un “Patto cittadino” che coinvolge gli operatori economici del Comitato dei commercianti GranCentro, il Tavolo del volontariato sociale, l’associazione di musicoterapia Ali e Mani, e istituti bancari come BCC Felsinea ed è aperto a tutti coloro che vorranno aderire.

Si tratta di un progetto per diffondere una cultura e una conoscenza dell’autismo anche fra i cittadini. Presso i negozi, la filiale BCC Felsinea e gli uffici delle associazioni granarolesi aderenti sarà distribuito un kit contenente un vademecum formativo sui comportamenti corretti da seguire in caso di accoglienza di una persona autistica e una vetrofania con il logo “Granarolo dell’Emilia Città Blu” da esporre all’esterno per rendere riconoscibili gli esercizi in cui viene offerta un’accoglienza consapevole e “preparata”.

“Si tratta di un’iniziativa unica nel suo genere, voluta fortemente dal sindaco di Granarolo – afferma Marialba Corona, presidente di Angsa Bologna e provincia -. Innanzitutto viene data la possibilità ai bambini e ragazzi, dall’asilo fino alla scuola media, di usufruire di una consulenza specialistica, una volta al mese e presso la scuola di appartenenza, completamente offerta dal Comune. Ma non solo: verranno formati educatori e insegnanti affinché sappiano come intervenire anche con altri ragazzi in futuro e si spiegherà a negozianti e altri volontari come tenere un corretto comportamento. In pratica Granarolo diventa un modello innovativo in Italia, un laboratorio che vedrà una intera comunità verrà preparata a favorire l’indipendenza delle persone autistiche e ridurne il rischio di isolamento”.

“Grazie al Patto cittadino che l’Amministrazione ha deciso di favorire e sostenere anche Granarolo entra oggi di diritto, e con molto orgoglio, tra le città che possono fregiarsi del blu, il colore dell’autismo – spiega il sindaco di Granarolo, Daniela Lo Conte -. Eravamo certi che le tante associazioni del territorio, ma anche le realtà produttive, avrebbero raccolto l’invito e si sarebbero impegnate mettendosi a disposizione di Angsa. Pensiamo sia un segno di civiltà e di sensibilità doveroso tra esseri umani, ancor prima che tra cittadini'.

Fonte: www.bolognatoday.it







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