Al via i lavori per la sala multisensoriale più attrezzata d'Italia: Biud10 per ANGSA Novara-Vercelli

Il progetto di Biud10 per ANGSA verrà realizzato in breve tempo. Si tratta di uno spazio all'avanguardia che stimola tutti i sensi, compresi il sistema vestibolare e la propriocezione. Nella foto un momento della presentazione: da sinistra Michele Bodo e Paolo Zanoni di Biud10, la coordinatrice del centro Lorenza Fontana e Francesca Debernardi, vicepresidente di ANGSA Novara-Vercelli.


Partiranno martedì 14 febbraio i lavori per realizzare la sala multisensoriale, il progetto che Biud10 sta portando avanti con ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) di Vercelli, che secondo le stime dovrebbe essere completata entro aprile. La sala sarà ospitata nell'ala nuova della sede ANFFAS di via Trino. Il costo complessivo è di circa 50.000 euro (anche se potrebbe esserci un leggero aumento, ma non più del 10%), già coperto interamente dai ricavati degli eventi che Biud10 ha organizzato nel 2016. 

Sarà la sala multisensoriale più attrezzata in Italia, un fiore all'occhiello per questa associazione che dal 2009, anno della sua nascita, ha portato a termine tutti gli obiettivi che si era prefissata. Basti pensare alla nuova sede del micronido Tata Mia o all'area giochi inclusiva di piazza Mazzini, tutti dedicati ad Andrea Bodo. 
Ma cosa è di preciso una sala multisensoriale? Lo ha spiegato nella conferenza di presentazione la dottoressa Lorenza Fontana, coordinatrice del centro: «Si tratta di uno spazio all'avanguardia di 35 metri quadrati circa in cui l'utente diventerà l'unico protagonista del suo tempo attraverso la dimensione del divertimento e del piacere». 

A chi è rivolta? «Alle persone con disabilità gravi e gravissime, a chi è affetto da autismo, agli anziani, ai bambini e anche alle stesse famiglie che possono utilizzarla come sostegno psichico o semplicemente come zona di rilassamento», è sempre la dottoressa Fontana a parlarne. Soddisfatta Francesca Debernardi, vicepresidente di ANGSA Novara-Vercelli: «Per noi è un sogno che si realizza, non vediamo l'ora che siano finiti i lavori per entrarci». 
La stanza è strutturata in diverse sezioni, ognuna delle quali stimola i vari sensi, compresi il sistema vestibolare e la propriocezione: il sacco altalena appeso al soffitto, la nicchia arrotondata e quella spigolosa, la pedana rotante, il materasso avvolgente. Sarà possibile variare anche l'intensità dei colori e della luce, nonché i suoni, le immagini e la musica. Tutte queste soluzioni devono essere semplici in modo che il soggetto venga stimolato a fare delle scelte in autonomia. Insomma, ci sarà massima libertà di scelta con un controllo completamente automatizzato che si avvale della moderna tecnologia. 
I benefici sono assicurati. Una paziente ha raccontato che dieci minuti in questo ambiente le hanno garantito mesi di tranquillità.


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