Cinemanchìo, il festival amico dell'autismo

Il Progetto Cinemanchìo propone la resa accessibile grazie a tecnologie e sistemi di adattamento ambientale che consentano alle persone cieche, ipovedenti, sorde, ipoudenti e persone nello spettro autistico la visione dei film nelle sale cinematografiche.


ROMA. Immaginate una casetta di legno, verde e gialla, con tetto a spiovente, protetta dalle chiome di grandi alberi. Immaginate, poi, che al suo interno non ci siano stanze da pranzo, cucine o camere da letto, ma un’unica sala con 63 poltrone di velluto poste di fronte a un grande schermo. Questa casetta esiste, nel cuore di Villa Borghese a Roma. Ed è il Cinema dei Piccoli. Un posto incantato, che sembra uscito da una fiaba dei fratelli Grimm, ma senza orchi o streghe in agguato, se non quelli eventualmente presenti nei film che vengono proiettati.

Non poteva esserci luogo migliore per fare il primo esperimento festivaliero di proiezione “Autism Friendly” dedicata ai bambini nello spettro autistico. Esperimento voluto da Cinemanchìo, il progetto culturale di inclusione sociale dedicato alle persone con disabilità sensoriali e/o cognitive. Partner ufficiale della Festa del Cinema di Roma, in collaborazione con la sezione dedicata ai giovanissimi spettatori di Alice nella Città, Cinemanchìo ha scelto proprio il Cinema dei Piccoli per collaudare nell’ambito di una grande manifestazione cinematografica il sistema “Friendly Autism Screening”, basato su un adattamento ambientale che permette anche ai bimbi autistici di vivere e godere senza problemi e paure l’esperienza cinematografica in sala. Una nuova formula ha così accompagnato lo scorso 2 novembre, in pieno trambusto festivaliero e in uno dei primi pomeriggi resi presto bui dal ritorno dell’ora solare, la
proiezione speciale del film di animazione “Pipì Pupù e Rosmarina e il mistero delle note scomparse” di Enzo D’Alò.

Un film disegnato e fantasioso, destinato ai bambini tra i quattro e gli otto anni, con tre piccoli investigatori alle prese con un furto di partiture musicali e una grande avventura che li fa confrontare con alcune grandi opere liriche (“L’Italiana in Algeri”, “Don Chisciotte”, “Lo Schiaccianoci”), rielaborate a misura di bambino. Le luci in sala rimangono accese, anche se soffuse, per chi ha paura del buio. L’audio è moderato su livelli sopportabili per chi ha l’udito molto sensibile (a dirla tutta, a chi non capita di uscire frastornato da certe proiezioni troppo roboanti?). Libertà di circolazione e movimento sono garantiti per chi proprio non riesce a star seduto. E c’è anche la possibilità di portare da casa la merenda, per chi non riesce a rinunciare ad abitudini precise e rassicuranti. Sono questi i semplici accorgimenti che caratterizzano la proiezione “autism friendly”, accorgimenti che a dire il vero sono molto apprezzati un po’ da tutti i bambini, soprattutto i più piccolini, perché di fatto non fanno altro che rendere possibile la visione del film in un ambiente libero e aperto, perfetto per i giovanissimi spettatori.

L’altro pomeriggio, la proiezione del film di D’Alò è stata una sorta di test e l’esito è stato positivo, per i bimbi autistici in sala, per i loro fratelli e sorelle e per i genitori. Per quanto, in effetti, gli spettatori fossero pochi. Due sole famiglie, di fatto. Perché – mi ha spiegato Stefano Pierpaoli, coordinatore di Cinemanchìo, prima dell’inizio della proiezione – una delle principali difficoltà iniziali del progetto è proprio quello di fare arrivare le informazioni ai diretti interessati e non solo, considerato che l’obiettivo è soprattutto quello di rendere possibile l’integrazione e la condivisione, al di là dello spettro.

A tal fine Cinemanchìo ha istituito il Kids Club Friendly Autism Screening, in programma ogni domenica mattina alle 11 fino al 17 dicembre, in otto multisale del circuito UCI Cinemas di altrettante città: Milano, Torino, Palermo, Roma, Bologna, Firenze, Como, Savignano Sul Rubicone. Anche altre città hanno già fatto richiesta per “adottare” l’iniziativa, a dimostrazione di come il passaparola sia ancora uno strumento efficace, indispensabile e prezioso. Soprattutto in questi casi, da incoraggiare e sostenere. Partecipando.

Fonte: www.press-in.it




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